mercoledì 30 luglio 2008

ciao maurizio citti.....




ciao, mauirizio citti, ti conoscevo di vista nel senso che sapevo chi eri, ti chiamavano il van gogh di catania ma a me non piace questa definizione perchè ogni artista ha un suo stile e una sua personalità e tu ne avevi molta.

sono a contatto sempre con i tuoi quadri più famosi, capaci e anni di piombo (nelle foto), poichè si trovano nella segreteria di enzo bianco, nella sala riunioni. ti ho conosciuto lì, infatti, nelle due mostre che hai fatto in questa stanza colorandola di quadri tutti con una storia dietro. l'ultima per sant'agata, per l'inaugurazione eri contento come un bambino, tra i tuoi quadri e gli amici intevenuti che ti volevano bene.


ti incontro l'ultima volta proprio il 24 febbraio 2008, sotto quella sala, alla femata del bus in via etnea, stavi andando all'aereoporto, mi dici che dovevi tel. a enzo per fagli gli auguri di compleanno. mi dici che andrai in germania a lavorare come muratore. dopo di chè no ti ho più visto.

mi dispiace non aver avuto il tempo di approfondire la tua conoscenza, non c'è stato tempo.
te ne sei andato discretamente e gentilmente, a soli 49 anni, tanto da non saperlo subito e poter venire a salutarti per l'utima volta.

grazie per aver lasciato la tua opera emozionante, esplosione di colori....

riposa lassù tra gli angeli....

domenica 27 luglio 2008

da un intervento in conferenza con l'ex ministro lanzillotta



Salve, sono Valeria Giuffrida ho 42 anni e sono disoccupata. Vorrei rendervi partecipi del mio disagio che è comune a molte donne parlandovi di un argomento poco considerato e discusso.


Le discriminazioni subite in sede di colloqui riguardo l’età delle donne durante la ricerca di lavoro.


Da un sondaggio mondiale di kelly service, eseguito ogni 5 anni, emerge che in Italia la principale ragione delle discriminazioni è risultata l’età delle probabili lavoratrici.



Per discriminazione s’intende la condizione nella quale si limita la partecipazione di un individuo al normale svolgimento dell’attività lavorativa sulla base dell’età’ sesso, orientamento sessuale, disabilità fisica, razza, nazionalità credo religioso e degli orientamenti politici.


In Italia il 62% delle lavoratrici in cerca di occupazione si sono sentite discriminate per l’età’. Ci si sente ripetere nella maggior parte dei casi è “troppo avanzata per svolgere questa mansione”-“preferiamo una donna massimo di 30 anni, più giovane”.


Le donne tra i 45 e i 54 anni sono tra le discriminate, le più discriminate.


I settori lavorativi che cestinano a priori curriculum di aspiranti candidate, sono: la vendita al dettaglio, moda, viaggi e tempo libero, marketing, trasporti, distribuzione, e servizi di pubblica utilità.


Ci sono delle forti differenze a livello macroregionale. Solo il nord ovest d’Italia risulta essere il territorio meno discriminante per l’età delle donne. Calabria Sicilia e Sardegna si equivalgono agli ultimi posti della classifica.


Questi dati fotografano una situazione paradossale: nel momento in cui le aziende segnalano la mancanza di lavoratori con competenze frutto di un percorso formativo ma anche di un’ampia esperienza lavorativa, proprio le persone maggiormente in grado di rispondere a questa necessità hanno sempre più ostacoli a trovare un degno posto di lavoro.


La situazione è rischiosa per le aziende che non riflettono che perdono lavoratrici di talento e con un’esperienza professionale maturata in anni di attività, studi, aggiornamenti, capacità di imparare a usare i mezzi informatici. Le aziende preferiscono avere un intenso turn over e scarsa produttività e spesso rischiano di affrontare cause civili che spesso vincono.


Le donne anziane, con più di 55 anni, sole, che non riescono a produrre un reddito proprio e non ne hanno uno parentale, e come conseguenza non hanno la possibilità di costruirsi una pensione, di accedere a un mutuo, a un prestito legale, sono esposte a un estrema e imbarazzante povertà.


Se l’Italia dicono diventerà un paese di vecchi e le donne vivono di più…lascio a voi immaginare. Infatti superati i 40 anni la possibilità di trovare un nuovo impiego diminuisce e sono poche le ditte private che investono in personale con più di 40 anni, specialmente se donna.


Nell’immaginario collettivo dei datori di lavoro pensano di una donna sopra i 65 anni essere patetica, vecchia e bisognosa, in realtà le donne anziane vivono più a lungo e rimangono attive per più tempo.


-vedi Rita levi Montalcini, Margherita Hack…


Bisognerebbe scrivere una legge che dia delle agevolazioni fiscali alle aziende che assumono delle donne “over”, ultraquarantenni con ancora molto da “dare”, da “produrre” da “trasferire competenze alle più giovani”.


Che in sede di colloqui a pari titoli professionali si assuma la donna anagraficamente più anziana.


Che vengano prese ancora in considerazione seriamente quando concorrono a un posto di lavoro.


Tutto ciò nonostante i progressi compiuti grazie all’adozione di legislazioni sempre più complete ed efficaci, parzialmente positive e poco conosciute dalle donne in questione sul piano legislativo. E che spesso, se ricorrono all’uso di qualche legge rischiano minacce e licenziamenti definitivi, o, costrette alla firma di dimissioni volontarie. (per volontà dell’azienda però).


Ma l’offerta di lavori occasionali, a progetto, ex co.co.co, in nero, poco pagati non qualificati e senza prospettive non aiuta per niente la donna che si illude e resta in una sorta di limbo lavorativo, prestazioni che vengono accettate per sfinimento dalla donna pur di vivere… contribuiscono a far si che ci si ritrova a 40, 45, 50 anni qualificata e ancora in cerca di occupazione adeguata possibilmente a tempo indeterminato, cerchi il tuo lavoro quello per cui hai studiato e per cui ti senti competente.


Ma anche un altro, magari minore rispetto alla tua preparazione, l’importante che sia retribuito adeguatamente e a tempo indeterminato e -non lo trovi - e ti senti umiliata e inutile... e quindi mi chiedo e vi chiedo cosa il nascente partito democratico intende realizzare affinché anche le donne si possono “permettere” di avere più di 40 anni e possano ancora contribuire con la testa e con le mani, alla crescita economica, sociale, culturale e produttiva della nostra terra, che non sia un ostacolo, ma un assicurazione per una serena vecchiaia.


domenica 20 luglio 2008

politica-scritto da aldo cazzullo



15/07/2008
Lo strano caso Sicilia
Aldo Cazzullo*

In un Paese normale, se un presidente si dimette per aver favorito un mafioso, vince l'opposizione. Lo stesso vale per una città ridotta come il centrodestra ha lasciato Catania. Ma la Sicilia non è un paese normale. Così, il sodale del presidente dimissionario prende più del doppio dei voti del suo antagonista. E il centrodestra riconquista Catania con percentuali che Berlusconi giustamente definisce bulgare.
Non solo: la personalità del sindaco di Palermo, giunto al secondo mandato, è tale da far nascere li leggenda metropolitana di un suo prolungato ricovero in ospedale, smentita con tanto di cartella clinica.

I siciliani hanno davvero tante ragioni per essere soddisfatti dei loro amministratori, Gli ultimi dati Istat direbbero il contrario. Il reddito dei siciliani è due terzi della media nazionale; prendere denari a prestito per qualsiasi intrapresa costa molto più che nel resto d'Italia. Soltanto un prodigo o un masochista potrebbero investire in un'azienda produttiva in Sicilia. Infatti l'economia è basata sulla rendita, sulla sanità, sulle utilities di una regione di sei milioni di abitanti che consuma energia, gas, luce (non l'acqua che spesso manca) a livelli occidentali, anche se versa meno di un sesto delle tasse della Lombardia.

Questo accade in una terra di commovente bellezza, ricchissima per natura e storia, che potrebbe essere un paradiso in terra.
Se gli amministratori di centrodestra sono stati riconfermati con percentuali tra il 70 e l'80%, e non in paesini ma in province da oltre un milione di abitanti come Palermo e Catania, evidentemente il problema è l'opposizione. Nella politica siciliana, il centrosinistra è residuale. AI suo interno è diviso in due parti: quella, minoritaria, degli sdegnati; e quella degli integrati, che recitano la parte degli oppositori, ammessi agli avanzi del banchetto della dispendiosissima Assemblea regionale e dei numerosi enti, cliniche convenzionate con la Regione, società municipalizzate.

Liberi i pochi simpatizzanti di scegliere tra la saccente indignazione di un Claudio Fava (173 voti nella "sua” Catania) o lo humour cinico di un Mirello Crisafulli («se fossi di Forza Italia sarei già a Guantanamo» è la sua migliore battuta, citata da Pietrangelo Buttafuoco). Non è sempre stato così. Sull'isola lui quasi sempre comandato l'ala moderata della Dc, ma la sinistra ha espresso una classe dirigente di livello nazionale, i Bianco e gli Orlando, i Macaluso e i La Torre, Girolamo Li Causi e Pompeo Colajanni, che entrò in Torino alla testa delle brigate Garibaldi come Barbato. Oggi, in Sicilia più ancora che altrove la destra degrada la politica a prosecuzione degli affari con altri mezzi, e la sinistra misura la propria distanza dal popolo, la propria incapacità di sentire come le persone semplici, e di rappresentarle.




*Dal Magazine del Corriere della Sera






lunedì 14 luglio 2008


§ l'eleganza del riccio - muriel barbery

emozionarsi nel leggere e rileggere questo libro.....ambientato a parigi in era contemporanea descrive la vita ordinaria di una coltissima portinaia autodittatta-renèè- che quasi si vergogna della sua cultura e conoscenza di filosofia -da questo, devo scrivere, sono elencate dotte citazioni di scrittori e filosofi che andrò sicuramente a rileggere per rinfrescare la mia intorpidita memoria-e di una ragazzina,- paloma-che come molte adolescenti della sua età, pensa di suicidarsi con i tranquillanti sottratti alla madre, di contorno una serie di personaggi tra cui il giapponese oku, deliziosa figura che fa da collante tra le due donne, e, una anche una bravissima cameriera portoghese che confeziona ottimi dolci da tè, e da altri condomini che sono come un clichè dei nosti vicini di casa...

il finale è amaro, e devo dire che, come molte storie di vita che conosco, quando pare che le cose iniziano ad andare bene, quando si profila all'orizzonte un cambiamento di vita, gli eventi fanno sì che la vita la stravolgono....

desidererei che lo leggiate e che mi scriviate un commento, e, attenti! attenti alla punteggiatura!

è raro che pianga, ma alla fine mi è venuto il magone...mi piacerebbe un seguito della storia. muriel barbery è un insegnante di filosofia il libro è uscito in sordina nel 2007 in francia, e a passaparola, è diventato un caso letterario e mentre scrivo è al 1° posto dei libri più veduti in italia , seguito dalla solitudine dei numeri primi.....

domenica 22 giugno 2008

matt dillon


quante volte nella vita ti capita di incontrare il tuo attore americano preferito... certo è molto improbabile incorciare al pacino, rober de niro, will smith...

io ho incotrato matt dillon. a catania. all'aereoporto. mi aggiravo impaziente nell'attesa dell'arrivo dell'aereo da milano. aspettavo mia sorella. a un certo punto, seduto al tavolo del bar vedo una faccia conosciuta, un ragazzo, come tanti, jeans, infradito, maglietta stinta marrone, cappellino con visiera beige. mangiava velocemente un insalata, beveva cocacola, ma no, non può essere sarà uno che gli assomiglia. uno dei tanti viaggiatori americani, si somigliano tutti.

si alza e di dirige verso me, che ero davanti al tabellone per verificare il ritardo. anche lui aspettava quell'aereo. al chè, non ho più dubbi: è lui. -e ora che gli dico- mi esce un vergognatissimo -ciao tu sei matt dillon....e lui- sssssssss- indicandomi di fare silenzio- sono in incognito, sto aspettando rebecca, la mia fidanzata che viene da milano-ed io-sono una tua fan, ho visto tutti i tuoi film....-lui-sono a taormina al festival del cinema, oggi ho visto catania.-al chè, mi bacia e mi abbraccia come un vecchio amico, come uno di famiglia, mi ringrazia e aspetta ansioso la sua rebecca.

arriva mia sorella e le dico -girati, c'è matt dillon, quella quasi mi sviene. esce anche rebecca, sempicissima ragazza alta bionda per niente truccata vestita come una qualsiasi ragazza che si può inocontrare per strada a catania, pinza nei capelli, bigiotteria minimale in plastica, valigetta senza logo di provenienza cinese. borsa di pezza. insomma non ti apsetti che il divo del cinema e la sua fidanzata siano due persone assolutamente normali, simpatiche, per niente montati.

usciamo fuori a prendere l'auto, mia madre ci attende.-mamma, ho incotrato matt dillon, mi ha pure baciata e abbracciata- e mia madre: matt chiiii, ed io no niente, lascia stare.

a quel punto sento : hai ciao arrivederci..... è lui che in un italiano americanizzato, abbracciato al suo amore va verso una lussuosa auto e vola via...


sono contenta di averlo visto, è stato veramente delizioso. porta benissimo la sua età, 43 anni, anche se devo dire, non è altissimo, ha un bel busto e le gambette corte...

in un altra vita lo sposerò.


riapertura delle case chiuse? no grazie le donne dicono no


da un sondaggio di demopolis, apparso su www.lasicilia.it oggi 22 giugno 2008, pare che la maggior parte di siciliani è favorevole alla riapertura delle case chiuse.

anche se il fenomeno della prostituzione è antico quanto il mondo, non sono assolutamente daccordo. la donna è un essere umano al pari dell' uomo. e non è il divertimento e la resa in schiavitù. Non esistono donne di serie A, le donne fidanzate madri mogli dette "perbene", poi di serie B, quelle a cui piace farlo spontanenamente "aggratis" solo perchè sono donne libere e liberate che decidono di concedersi a chi vogliono perchè hanno capito che alla fine, l'uomo serve a una cosa sola e dopo una certa età non serve più nenanche a quello...

e le donne di serie C "LE BUTTANE" le quali hanno anche loro delle sottocategorie, in linea generale ci sono le indipendenti, quelle di lusso che si concedono a pochi ma bene-nel senso che lo fanno poco ma guadagnano molto- le schiave straniere di tutte le nazionalità, spesso ragazzine di colore con dei corpi assolutamente perfetti o bionde dagli occhi azzurri che hanno dei protettori che le torturano e minacciano di uccidere i parenti nelle proprie patrie. e che guadagnano pochissimo, tutte le nigeriane sono state infibulate da piccole, altra tortura da abolire, e che si beccano malattie di tutti i tipi perchè non sono mai state vaccinate, che a loro volta propagano durante rapporti "non protetti"- il cliente paga di più pur di non indossare il preservativo. a volte restano anche incinta e abortiscono alla bene e meglio- a volte "continuano a lavorare" anche incinte, pare sia una trasgressione maschile scoparsi una incinta di un altro...

LA DONNA E' DONNA COMUNQUE E VA RISPETTATA.

se un uomo non è capace di avere una donna e ricorre a una donna a pagamento, per me è un idiota incapace, un pessimo padre, un pessimo lavoratore, un pervertito,un maiale... e poi anche una donna definita "normale" e fedele a letto si scatena e sicuramente lo fà con più impeto e amore di una prostituta, anzi, molto di più poichè conoscendo il proprio partner è molto più disinibita e disponibile...

diciamocelo pure oggi se uno piace la si dà gratis per cui non capisco quest'esigenza di un uomo che deve per forza andare a scopare una povera disgraziata, che non sente neanche piacere, che molte volte è anche drogata per superare questo trauma, e a pagarla che potere ha il denaro...tu in qul momento sei mia e devi subire. io penso che un uomo, degno di tal nome una donna fissa la trovi senza bisogno di andare a umiliare una poveretta che sicuramente è schiavizzata da un pappone che la maltratta, che non ha passione, che non ha voglia, che quell'uomo le puzza e può essere persino suo nonno...

IO DICO NO

NO ALLE CASE CHIUSE

NO A STUPRI AUTORIZZATI DALLO STATO NO AL RIDURRE LA DONNA IN SCHIAVITU' LEGALI NO NO NO

se una donna vuol proprio fare questo lavoro lo faccia privatamente e discretamente.

PENE SEVERISSIME PER CHI PRATICA IN STRADA, PER GLI SFRUTTATORI, E, PER I CLIENTI PUBBLICO ELENCO E MULTE SALATISSIME, SEQUESTRO DEL MEZZO-ALCOVA QUANDO IL TUTTO SI CONSUMA IN UN AUTO, CONTROLLI OBBLIGATORI DA UNO PSICOLOGO.

....io la penso così, in ogni caso qualora vista la politica attuale di centro destra, non mi meraviglierebbe che la proposta della riapertura venisse presa in considerazione....allora, legalizziamo la droga di stato, la pedofilia soprattutto praticata dagli ecclesiastici di stato, la mafia di stato....per me pari son....


ed ora due frasi sul'argomento:


barbara alberti dice che fare la puttana è una cosa bellissima, ed è una donna felice perchè un uomo, pur di stare con lei, la paga....


mio zio, vincenzo giuffrida, avvocato di anni 84 mai sposato, dice che.....anche a fare la buttana ci vuole fortuna, perchè puoi anche essere bella e non piacere.....